Traduzione letterale dalla lingua inglese: venire fuori.
L'espressione "Coming
out" nel mondo LGBT significa dichiarare apertamente la propria
omosessualità. E' un processo spesso graduale, che è scandito da varie fasi: la
prima fase è chiamata coming out interiore ed è quel momento in cui ci
rendiamo conto di essere attratte, sessualmente o cerebralmente da una persona
del nostro stesso sesso.
Dopo l'accettazione, spesso si
sente il bisogno o la volontà di dichiararsi agli altri e questo è quello
che generalmente viene definito "coming out". Lo si fa per svariati
motivi. A parer mio soprattutto per questioni pratiche o politiche. Il coming
out permette di vivere alla luce del sole la propria vita, di non doversi nascondere,
di non dover fingere di non aver un* compagn*, o di non dover cambiare le
desinenze quando ci raccontiamo agli altri... Nascondersi si sa, è sempre fonte
di stress.
Dal punto di vista politico il
coming out è importante e molto rilevante, per la nostra lotta ad aver la parità
di diritti rispetto agli eterosessuali.
La nostra società considera
l'eterosessualità come condizione normale e l'omosessualità come condizione
di diversità. Per questo motivo ogni volta che nelle nostre vite entrano
persone nuove, ci troviamo a dover scegliere se, quando e a chi dirlo. Per
questo motivo chi vive il coming out sa che è una condizione dinamica e
duratura. Solitamente però il coming out porta ad una crescita interiore,
soprattutto in termini di sicurezza e autostima.
Da non confondere con outing che
è l'esposizione, della propria omosessualità, da parte di terzi senza il consenso
dell'interessato.
Mi
sono resa conto di essere lesbica solo quando ho incontrato un paio di occhi
blu nei quali ho deciso di perdermi e dal quel momento niente e nessuno
avrebbe potuto farmi cambiare idea. Il coming out con me stessa è stata
una sorpresa relativa, mia sorella è lesbica quindi non ero per niente
preoccupata, anzi ero tranquilla perchè potevo contare su di lei. Quello
con lei si è rivelato una piacevole e divertente liberazione. Il suo primo
commento è stato "vola", ed il secondo "lo sapevo io"...
Quello con mio marito è stato un po impegnativo, ma la mia determinazione
non lasciava spazio alcuno e per quanto lui abbia tentato ogni strada per
riportarmi indietro sono chiaramente stati tutti buchi nell'acqua. Il coming
out con i miei genitori è stato un po più turbolento. A mio padre non ho
neppure potuto dirlo (per scelta di mia madre) mentre lei, ancora adesso
fa finta di nulla. L'avevo messo in conto, ma per me è chiaro che la felicità
sia un mio dovere oltrechè un diritto. In qualche modo "perdere
l'affetto dei miei genitori" è stato il prezzo che ho dovuto pagare
per la mia libertà.
Superata
la paura di baciarla, e quindi la paura di realizzare qualcosa a cui pensavo
come ad un sogno, tutto è stato molto più semplice del previsto. La mia
serenità e l'incontenibile gioia trasudavano dalla mia pelle e per le
persone che mi volevano bene, il fatto che io mi fossi scoperta lesbica era
davvero solo un dettaglio. Tutt'ora vivo il mio lesbismo con molta
serenità, conscia del fatto che non ho proprio nulla per cui nascondermi o
da rimproverarmi, e spesso raccontandomi agli altri mi sento dire "va beh,
ma in fondo sei normale"... forse il mio modo di vivermi e di
portarmi in giro con naturalezza, contribuisce nel mio piccolo ad
abbattere un po di pregiudizi.
Sonia Pagarini
Z.
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Non è stato facile fare coming out in famiglia ma sono felice di averlo
fatto perchè mi sembrava di non far conoscere fino in fondo ai miei genitori la
loro figlia per quella che è veramente. Non volevo fingere tutta la vita e non
potevo, sia per me che per loro.
Mi ritengo molto fortunata: ho dei genitori stupendi che mi appoggiano
nelle battaglie per i diritti civili che portiamo avanti e trattano la mia
compagna come un'altra figlia (anzi, quando litighiamo danno sempre ragione a
lei grrr); ho degli amici che mi hanno sostenuta in anni di accettazione prima
e di attivismo poi; ai colleghi di lavoro con cui parlato della mia vita
sentimentale non è sembrato strano che io viva con una donna.
Quando una ragazza fa coming out in associazione abbiamo l'abitudine di
festeggiarla perchè si è liberata di un peso e perchè sappiamo quanto sia
difficile farlo.
Speriamo di fare sempre più feste!
Z.
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E
quindi mi sono decisa.. vado. Mi armo di coraggio..
opzione
A) mamma,non so come dirtelo, posso solo assicurarti che le cose fra noi non
cambieranno mai, sono sempre la tua Claudia, insomma..sono lesbica!
opzione
B) mamma,vedi, in questi anni ho avuto una specie di evoluzione sessuale,ho
sentito impulsi differenti, ho capito che non sarà con un uomo che sarò felice,ho
capito che non sarà con un uomo che invecchierò, mi piacciono le donne, sto
soffrendo per amore ed è per questo che in questi giorni mi vedi così..
opzione
C) mamma ne hai fatti 2 ..e insomma..siamo tutti e 2 cosi..a lui piacciono gli
uomini (povero) .
Io no !
io sono venuta fuori meglio, io amo le donne! Ahahahahah (risata scaccia
imbarazzo)
opzione
D) MAMMA , SONO LESBICA.
Opzione
E) mamma vuoi una sigaretta? Ti ricordi tutte le mie amiche del cuore che poi
casualmente sono sparite nel corso degli anni ? Ecco..non erano amiche. Sono
lesbica.
Prima
di dirvi come è andata a finire la storia vi faccio una prefazione.
Fin da
piccola mi innamoravo delle femminucce...ero la classica “migliore amica” che
si innamorava dell'altra migliore amica : la proteggevo, ero gelosissima,
facevo tragedie se ci dovevamo separare,se le davano fastidio facevo a botte,
la coccolavo e le scrivevo letterine d'amore.
Poi
passa il tempo, a 17 anni vivo un'estate stupenda con un'etero che più etero
non c'è, ma che evidentemente a forza di “daje e daje” riesco a conquistare..e
da lì i baci più dolci e le carezze inaspettate. Poi l'estate finisce..e io che
faccio? Torno a Brescia, entro a far parte della Croce Bianca e mi fidanzo con
un ragazzo più grande di 10 anni..il fascino della divisa? MA MAGARI !! ero
anche convinta eh..considerando che l'ho corteggiato io..però non ce n'è ..solo
negli ultimi anni ho capito che quello era nulla a confronto della passione e
dell'amore con la P e A maiuscola.
Quindi
passano “solamente” 8 anni con questo ragazzo, di cui 6 di convivenza.
Ah,
ovviamente in questi 8 anni mi innamoravo di donne..sempre e comunque.
Però
mai tradito.
Poi
sono esplosa, ho visto la luce,ho sentito la chiamata verso la vera
Claudia,insomma quel che vi pare ma ho sentito quel qualcosa che mi ha spinto a
mollare tutto, a dirgli che “non lo amavo più” ..ma non me la sono sentita di
dirgli che gli avevo fatto buttare 8 anni della sua vita con una che “insomma
un motivo c'era se non te la davo mai!”
Quindi
incominciano le mie storielle,avventure e storie più importanti e capisco che
“la luce” che avevo visto era proprio calda come me l'ero immaginata e che Claudia
era,come si dice, lesbica.
Quella
parola che da sempre mi dava fastidio sentire , ho sempre odiato il definirsi
per forza qualcosa, essere etichettata, e, voglio essere sincera anche con voi,
pure adesso trovo forte quel termine.. pronunciarlo..cioè io sono Claudia, amo
le donne. Punto.
Ho
deciso di fare coming out con gli amici fin da subito e,fortunatamente, gli
equilibri non si sono rotti,anzi, tutte le mie amicizie si sono rafforzate.
Per il
discorso famiglia è stato differente..per anni mi sono nascosta,per anni
“l'amica” che viveva con me era lì solo per dividere le spese e non vivere
sola..Poi sono stata troppo male per amore, e il dolore mi si leggeva in
faccia, non potevo più fingere.
Mio
fratello è gay, mio padre non l'ha presa benissimo,mia madre ha sempre avuto e
ha tutt'ora un ruolo di cuscinetto fra loro.
Ho
pensato di proteggerli. Pensavo “cazzo hanno due figli, e tutti e due
omosessuali..come glielo dico? E se per caso pensano di aver sbagliato qualcosa
nella nostra educazione e si sentissero in colpa?”
Insomma
tutte ste domande qui.. avevo paura di ferirli, di metterli in una situazione
di disagio in caso di domande su un eventuale mio matrimonio visto e
considerato che l'età avanzava.
Invece
mamma l'ha saputo..e ,tranquillamente a colazione il giorno successivo l'ha
detto a mio padre..come uccidere un marito facendolo soffocare con un
“taralluccio mulino bianco” in pratica.. Mio padre non ha detto nulla,
successivamente so' che ha chiesto particolari.. anzi ora, quando io e lui
vediamo una bella ragazza in giro con due belle poppe, si gira e mi sorride
come per dire “oh oh hai visto quella?” ..tipo bar acli, insomma. Ma lui è
così, parlano i suoi silenzi.
Ah
volete sapere come l'ho detto a mamma e quale è stata la sua reazione ? Alla
fine mi ero preparata mille discorsi e mille varianti..mi è uscito
tutt'altro,ovvio.
Claudia
: “mamma ti devo parlare...”
Mamma :
“si lo so, sei lesbica, l'avevo capito già da un bel pò”
...silenzio..io
in lacrime, abbraccio dolcissimo.
Ho
scoperto di avere un'amica in più, la migliore che io potessi chiedere alla
vita.
Claudia
Parenti
"Se mi
chiedete se sono gay, dico sì. I testi della canzone si riferisco ad una
relazione con un uomo? sì. Ed è solo attraverso la mia musica che ho
trovato la forza di venire a patti con la mia sessualità. Questa è la mia vita
reale", ha detto alla rivista Instinct.
Mika – Intervista pubblicata sulla rivista Instinct
- 2012
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